Il Segretario di Stato americano a Luleå durante il Trade Technology Council e la Arctic Challenge Exercise
Ulf Kristersson e Tobias Billström incontrano il Segretario di Stato americano Anthony Blinken

Il 30 maggio il Primo Ministro Ulf Kristersson e il Ministro degli Esteri Tobias Billström hanno incontrato il Segretario di Stato americano Anthony Blinken che è arrivato a Luleå - cittadina capoluogo della provincia del Norrbotten, 150 km a sud del Circolo Polare Artico - per partecipare al summit del Tech and Trade Council (TTC) che si è tenuto proprio il 30 e il 31 maggio. A seguito dell’incontro Kristersson e Blinken hanno tenuto una conferenza stampa congiunta nella base aerea F21 di Luleå, sede della Norrbottens flygflottilj, uno dei tre stormi attualmente operativi dell’aeronautica militare svedese, impegnata proprio negli stessi giorni in un’esercitazione militare internazionale, la Arctic Challenge Exercise (ACE).
I due hanno toccato vari temi durante la conferenza stampa: hanno parlato di supporto all’Ucraina, del processo di adesione della Svezia alla Nato, del crescente ruolo geopolitico della regione dell’Artico e dell’importanza degli incontri del TTC. Proviamo a fare un pò di chiarezza.
Innanzitutto cos’è il Tech and Trade Council (TTC) ? Il TTC è un forum diplomatico transatlantico dove USA e Unione Europea si incontrano per discutere e concordare linee condivise per l’introduzione di politiche di regolamentazione sulle nuove tecnologie e sul commercio. Il forum, istituito ufficialmente solo nel 2021, viene alternativamente ospitato negli Stati Uniti e nel Paese membro UE che in quel momento ha assunto la Presidenza di turno del Consiglio dell’Unione Europea. Questo spiega la scelta di ospitare in questa occasione il Summit nella città di Luleå, fiore all’occhiello della Svezia come città industriale leader nella green transition, specialmente nel campo delle industrie carbon-intensive. Proprio qui una joint venture tra SSAB (colosso svedese della siderurgia), LKAB (compagnia mineraria di stato svedese specializzata nell’estrazione del ferro) e Vattenfall (multinazionale svedese e uno dei maggiori produttori di energia elettrica in Europa) sta portando avanti un ambizioso progetto di sviluppo di una nuova tecnologia HYBRIT, che mira alla produzione di acciaio utilizzando idrogeno ed energia elettrica invece del tradizionale carbon coke, abbattendo considerevolmente le emissioni di CO2 di una della attività umane a più alto impatto. Il Segretario di Stato Blinken, atterrato a Luleå nella tarda mattinata di martedì 30 maggio, ha avuto modo di visitare lo stabilimento HYBRIT accompagnato tra gli altri dalla Ministra per l’Energia Ebba Busch e gli Amministratori Delegati di LKAB e SSAB, Jan Moström e Martin Lindqvist.
Durante la conferenza stampa congiunta Blinken ha fatto riferimento allo stabilimento mostrando Luleå come città modello in molte delle politiche del futuro legate ai temi che sono poi stati discussi durante gli incontri del TTC. Summit che in questa occasione si è poi focalizzato principalmente sulla regolamentazione dell’AI e sulla differenza di approccio e di utilizzo di questa tecnologia tra Cina e Occidente, come potete leggere in questo articolo.
Nelle stesse ore sopra i cieli di Luleå era in corso l’Arctic Challenge Exercise 23 (ACE 23): un’esercitazione aerea congiunta organizzata periodicamente all’interno della Nordic Defence Cooperation (NORDEFCO). Dal 29 maggio al 9 giugno 4 basi aeree tra Svezia (F21 Luleå), Finlandia (Rovaniemi e Pirkkala) e Norvegia (Ørland) hanno ospitato più di 1200 veivoli e 2700 persone di 14 diversi paesi alleati NATO. L’esercitazione - come riportato in conferenza stampa - è stata utile per testare l’interoperabilità dei caccia svedesi JAS39 Gripen e degli F35 statunitensi, per rimarcare la presenza di forze NATO nella regione con il fine di garantire che l’Artico continui ad essere una regione senza conflitti, dove le diverse nazioni coinvolte agiscano responsabilmente, secondo il diritto internazionale e tutelando i fragili ecosistemi di quei luoghi. Il Primo Ministro Kristersson ha anche voluto sottolineare la crescente importanza strategica che il nord della Svezia ha per le forze armate svedesi, per i vicini nordici, per gli alleati militari e per tutta l’Europa data la vicinanza del confine russo, la recente scoperta di un importante giacimento di terre rare a Kiruna e la corsa all’Artico che si intensifica.
La ACE 23, è servita inoltre a mostrare come la Svezia stia già cooperando in maniera sempre più stretta ed integrata con gli altri paesi NATO pur non essendo ancora formalmente membro e facendo pressione indiretta su Turchia e Ungheria affinché il processo di adesione venga sbloccato dalla ratifica dei rispettivi parlamenti. D’altronde, come ha avuto modo di ripetere ancora un volta il Segretario Generale della NATO Jens Stoltenberg, in un’intervista rilasciata al Dagens Nyheter, la Svezia ha già tutte le garanzie di sicurezza che un membro NATO potrebbe avere, collabora militarmente in maniera integrata con gli alleati, prende parte a tutti gli incontri, tranne quelli sulle armi nucleari, l’unica cosa che manca alla Svezia è il voto e il potere di veto nel consesso NATO. L’intervista è stata rilasciata da Stoltenberg a margine dell’incontro informale tra Ministri degli Esteri dei membri NATO, che si è tenuto a Oslo tra il 31 maggio e il 1° giugno, e a cui hanno preso parte anche Anthony Blinken e il Ministro degli Esteri svedese Tobias Billström, volando direttamente da Luleå una volta terminati i lavori del Trade and Tech Council.
Stoltenberg ha ricordato nell’intervista come le pressioni indirette e gli incentivi affinché la Turchia ratifichi l’accesso della Svezia alla NATO sono tutte sul tavolo. Molti commentatori, ma anche lo stesso Stoltenberg, legano in parte lo sblocco della situazione da parte turca alla possibilità che il Congresso americano conceda proprio alla Turchia la possibilità di acquistare una partita di aerei da combattimento F-16 e alcuni kit di ammodernamento, per una commessa da più di 20 miliardi di dollari. Fino ad ora il Congresso americano non ha approvato la vendita sia per lo stallo in cui Erdoğan ha lasciato l’alleato svedese ma anche per le questioni legate agli attuali limiti dello stato di diritto in Turchia e alla posizione di Ankara sulla Siria. Anche se a livello ufficiale l’amministrazione americana - nelle parole di Blinken - e il governo svedese - nelle parole di Kristersson - vorrebbero tenere le due questioni separate è inevitabile che nel grande domino delle relazioni internazionali le leve e gli incentivi per raggiungere un risultato tra due paesi sono multiple e spesso passano anche per accordi bilaterali con paesi che almeno apparentemente non rientrano tra le due parti inizialmente questione.
La partita è ancora tutta da giocare in attesa dell’ormai imminente Summit NATO di Vilnius del 11 e 12 luglio dove tutti gli attori in gioco si incontreranno faccia a faccia e la Svezia sarà ancora al centro dell’attenzione.