Eurovision Song Contest 2023: il trionfo di Loreen
In più: le critiche della Finlandia e un'interessante indagine sull'immagine della Svezia nel mondo
Il 13 maggio, la cantante svedese Loreen si è aggiudicata la vittoria all’Eurovision Song Contest, diventando così la prima concorrente donna a vincere due edizioni della competizione canora più famosa in Europa. La canzone, “Tattoo”, che aveva già sbaragliato la concorrenza nella scorsa edizione del Melodifestivalen, ha guadagnato la vittoria con ben 583 punti, seguita da “Cha cha cha” del cantante finlandese Käärijä e dalla cantante israeliana Noa Kirel con “Unicorn.”
La finale della competizione, che è stata seguita da 162 milioni di persone nel mondo, ha tenuto gli spettatori con il fiato sospeso soprattutto durante l’assegnazione dei punti. Infatti, la canzone di Käärijä, che ha ottenuto la maggioranza del voto popolare, ha in un primo momento raggiunto la testa della classifica dell’Eurovision, per poi essere superata da Loreen una volta assegnati i punti della giuria tecnica (qui il riassunto del Guardian della serata).
Questo improvviso ribaltamento della situazione ha generato non poche critiche riguardo le regole di assegnazione dei punti. In particolar modo, i supporter di Käärijä si sono fatti sentire soprattutto sui social dove, contestando la vittoria di Loreen, hanno sostenuto che la Finlandia è stata di fatto derubata del primo posto. Inoltre, i fan della Finlandia hanno chiesto a gran voce una riforma del concorso, nella quale i voti della giuria dovrebbero essere aboliti a favore di un sistema basato unicamente sui voti dei telespettatori. La “rabbia” finlandese si è protratta anche alcuni giorni dopo la finale: il 19 maggio, particolare scalpore ha destato in Svezia un video pubblicato su TikTok nel quale due conduttrici di Yle X3M, un canale radiofonico finno-svedese, hanno dato voce in modo piuttosto veemente alla loro “rabbia da Eurovision”: in particolare, la conduttrice Malin Enkvist ha detto di “odiare veramente tanto” Loreen e la sua canzone, che sarebbe “una me**a.”
Naturalmente, l’ondata di critiche che ha sommerso la direzione dell’Eurovision, e più o meno direttamente Loreen, non hanno rovinato la festa di migliaia di svedesi, i quali, al ritorno della cantante dal Regno Unito il 16 maggio, l'hanno accolta con un bagno di folla. Loreen ha ringraziato il suo pubblico, dicendo di essere “estremamente felice di vedere bambini e bambine ballare e imitare i passi dell’esibizione. Una ragazza si è fatta delle unghie di plastica. Questa è creatività, è qualcosa che ci fa bene.” La sera stessa, la cantante si è esibita al Kungsträdgården di Stoccolma dove ha potuto cantare la sua “Tattoo.”
Dal canto suo, la stampa ha accolto la vittoria di Loreen in modo assolutamente entusiasta. Il quotidiano Omni ha raccolto diverse opinioni da parte del mondo giornalistico e della critica musicale: secondo la giornalista dello Svenska Dagbladet Ellinor Skagegård, la vittoria di Loreen è dovuta alla sua capacità di “invitare lo spettatore nel suo magico universo musicale”, al suo “speciale carattere e presenza scenica” e alla sua “mancanza di compromessi”; similmente, Anna Fahl del Dagens Nyheter ha detto che vincere due volte l’Eurovision è “una enorme, impensabile, impresa.”
In chiusura, vi segnaliamo un interessante studio dello Svenska Institutet volto a indagare come l’immagine della Svezia nel mondo sia stata influenzata dalla vittoria di Loreen all’Eurovision. In particolare, gli analisti dello SI hanno riportato come a cavallo della finale del 13 maggio, il contributo svedese all’Eurovision è stato nominato circa 200 000 volte, dando un chiaro impulso alla visibilità svedese nel mondo social. Tra i paesi che più hanno mostrato interesse per la Svezia durante le battute finali dell’Eurovision, oltre a quelli europei, ci sono stati anche gli Stati Uniti, l’Argentina e l’India. Secondo lo studio, questo rinnovato interesse è estremamente positivo, in quanto la Svezia non sembra essere particolarmente conosciuta al di fuori del Nord Europa, e nonostante si posizioni al 19esimo posto del Global Soft Power Index, il settore della cultura (di cui la produzione musicale è parte) non sembra essere uno dei punti di forza del paese scandinavo. Dunque, l’edizione 2024 dell’Eurovision, conclude il report, è una grande occasione per valorizzare l’offerta culturale della Svezia e, per esteso, anche altre parti della società come turismo e industria. Qui potete leggere il report nella sua interezza.